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Lo scorso 11 novembre si è tenuto in video conferenza l’annuale incontro Ue-Turchia sulle nocciole promosso dalla DG Agri al quale hanno partecipato le organizzazioni dei principali Paesi produttori in Europa ovvero Italia, Francia, Spagna ed il governo turco. Obiettivo dell’incontro è stato verificare la situazione del comparto corilicolo, analizzare le principali problematiche della campagna in corso e confrontarsi su possibili soluzioni per il rilancio del settore.
La situazione del comparto italiano del nocciolo è stata presentata per la prima volta con un lavoro congiunto di tutte le organizzazioni italiane ed è stata illustrata dal dirigente di Confagricoltura Giampaolo Rubinaccio, componente della FNP frutta in guscio nonché coordinatore del comitato di prodotto frutta in guscio dell’Organismo Interprofessionale Ortofrutta Italiana.
Come auditore ha partecipato Gianluca Griseri, rappresentante anch’egli di Confagricoltura al Tavolo nocciolo del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. A lui abbiamo chiesto qualche approfondimento per i nostri lettori.
Ogni anno si tiene questo incontro a livello internazionale tra Paesi produttori che sono tra loro in concorrenza. Quali sono stati i principali temi trattati?
Durante l’incontro i singoli Paesi hanno presentato i dati su produzioni, superfici coltivate, prezzi, consumi, esportazioni di prodotto e più in generale sui maggiori elementi di criticità della campagna in corso.
E’ stato da subito chiaro come per tutte le nazioni partecipanti ci sia stato un generalizzato calo delle produzioni, nonostante un aumento delle superfici coltivate, soprattutto in riferimento a quella che avrebbe potuto essere l’effettiva produzione.
Come si può vedere dalle due tabelle successive, in Italia la diminuzione di produzione in rapporto all’aumento della superficie coltivata è risultata essere notevole.
Fonte: elaborazione dati delegazione italiana.
La previsione per l’intera produzione di nocciole italiane per la campagna 2024 è di circa 68.000-72.000 tonnellate.
Fonte: elaborazione dati delegazione italiana.
Particolarmente critica la situazione del Piemonte dove il calo di produzione si attesta sul 60% rispetto alla campagna precedente, mentre nella Regione Lazio si registra un calo del 30%.
Fonte: elaborazione dati delegazione italiana.
I rappresentanti della Turchia per l’annata 2024 hanno dichiarato un previsionale di produzione di 718.000 tonnellate con parte del prodotto raccolto compromesso dal cimiciato.
Quali sono le criticità che si sono evidenziate in Italia nel corso di questa annata a causa dell’andamento climatico?
Le maggiori criticità che sono derivate dal forte impatto legato ai cambiamenti climatici possono essere così sintetizzate:
- Abbondanti precipitazioni nel Nord Italia e siccità prolungata nel Sud del Paese,
- temperature molto superiori alla media stagionale,
- scarsa impollinazione,
- cascola precoce dei frutti,
- in alcuni areali piogge abbondanti durante la raccolta con conseguenti marciumi dei frutti.
E veniamo al punto sul quale è adesso concentrata l’attenzione dei produttori e che desta non poche preoccupazioni: il prezzo. Se ne è parlato nel corso dell’incontro e quali situazioni sono emerse per gli altri Paesi?
Nonostante un generalizzato aumento dei prezzi delle nocciole che riguarda tutte le nazioni produttrici partecipanti, la crescita dei costi di produzione dovuti ai rincari dell’energia, dei concimi, dei fitofarmaci, del gasolio, la diminuzione delle produzioni e gli investimenti elevati, hanno fatto sì che, spesso in questa ultima campagna, i costi abbiano superato i ricavi. Tale situazione genera comprensibilmente preoccupazione fra tutti i produttori.
Quale può essere l’augurio al termine dell’incontro?
Per garantire una sostenibilità ambientale, ma anche economica nella produzione di nocciole, è fondamentale confrontarsi periodicamente, interagire e collaborare su tutti gli aspetti che interessano la filiera. Occorre continuare a raccogliere dati certi e informazioni certe, condividerle in modo che diventino patrimonio di tutti, investendo di più nella ricerca e nella sperimentazione. Solo così si può pensare di programmare il futuro del nocciolo in Italia e nel resto del mondo.
Scarica le presentazioni:
- Gesa Wesseler – Rassegna sulla produzione mondiale della campagna 2023-2024
- Gesa Wesseler – Sviluppi delle politiche dell’ UE e impatto del Green Deal sul settore del nocciolo
- Produzioni, esportazioni, prezzi, consumi e previsioni in Turchia
- Giampaolo Rubinaccio – Il settore corilicolo in Italia
- Joseph LI. Bosque, Guillem Vives – Rassegna sulla campagna corilicola 2023-2024 in Spagna
- Jl Reigne – La produzione francese di nocciole
- Frans Verstraete – Aflatossine e nocciole