Le fasi di lavorazione della nocciola dalla raccolta fino alla sgusciatura.
Di seguito ho provato a sintetizzare le diverse fasi che contraddistinguono le fasi di lavorazione delle nocciole dalla raccolta fino alla produzione di semilavorati.
1-RACCOLTA
La raccolta avviene ormai quasi esclusivamente meccanica mediante aspirazione delle nocciole dal terreno. La raccolta deve avvenire in più fasi in modo che la nocciola rimanga a terra il più breve tempo possibile per non andare incontro a marciumi e/o altre alterazioni che ne comprometterebbero la qualità.
1-RITIRO/CONFERIMENTO
Una volta che le nocciole sono state raccolte devono essere pulite ed essiccate nel più breve tempo possibile. Il ritiro delle nocciole può avvenire in strutture aziendali private, oppure nelle cooperative/Associazioni di produttori provviste di appositi centri di raccolta distribuiti sul territorio. La pulizia viene fatta con appositi pulitori ad aria o ad acqua e serve a eliminare tutte le impurezze, rametti, pietre, terra, foglie. L’essiccazione invece riduce l’umidita delle nocciole fino alla percentuale che consenta una ottima conservazione, 6%.
3-STOCCAGGIO
Le nocciole a questo punto possono essere stoccate in appositi silos chiusi di lamiera o aperti in cemento, oppure in cassoni fatti di reti traforati o temporaneamente in Big Bag.
4-CALIBRATURA DELLE NOCCIOLE IN GUSCIO
Prima di essere sgusciate le nocciole, una volta pulite ed essiccate, devono essere calibrate. Questa fase avviene tramite appositi calibratori, cilindri forati, che separano le nocciole in diverse grandezze, calibri.
5-SGUSCIATURA DELLE NOCCIOLE
Una volta calibrate le nocciole si può procedere alla sgusciatura. Le sgusciatrici provvedono meccanicamente, tramite piastre alveolate, alla rottura meccanica della nocciola, poi attraverso setacci di selezione avverrà la separazione del gariglio (frutto) dal guscio.
6-CALIBRATURA E CERNITA DELLE NOCCIOLE SGUSCIATE
Le nocciole sgusciate devono essere nuovamente calibrate per poi essere cernite. La fase di cernita serve a eliminare dalle nocciole eventuali residui di gusci, rottame cioè nocciole che durante la fase di sgusciatura si sono rotte e nocciole con difetti quali cimiciato visibile e avariato visibile. La cernita può essere fatta a mano e/o con appositi macchinari ottici/laser. Così lavorate possono poi essere stoccate in contenitori di acciaio e riposte nelle celle refrigerate per consentire al prodotto di mantenere le proprie qualità organolettiche.
Le nocciole sgusciate possono poi essere vendute tal quali, tostate, vendute intere, trasformate in granella farina, pasta e crema.